lunedì 11 maggio 2009

Risotto alle Rose

In attesa del commento (con relativo elenco dei vini) sulla serata all'Enoteca Castiglione....vi giro questo articolo....molto interessante......per gli amanti di certe ricette "particolari".......


....."Gabriele D’Annunzio amò le rose quasi quanto amò le donne. E infatti nelle sue opere questi fiori sono continuamente citati, tra significati reconditi e allusioni misteriose. Al Vittoriale, dove si ritirò nei suoi ultimi anni, D’Annunzio volle rose dovunque, dal giardino fino, come motivo decorativo, alle stoffe d’arredamento. Rose come soprammobili e rose persino in cucina. Questa ricetta - risotto alle rose - suggerita a Pronto in Tavola dall’amica Giovanna Motta (che per questo ringraziamo), si dice, rallegrò i conviti del Poeta all’epoca del suo grande amore per Eleonora Duse. E’ quindi un piatto squisitamente “belle époque”, perché il risultato della ricetta ha un bel colore rosè ambrato chiaro, che ricorda quello delle sete orientali, così care alle moda degli inizi ‘900.Si dice che il Nostro, non riuscendo a far breccia nel cuore gelido della Duse, la invitasse a cena facendole trovare una tavola suntuosa, con un centrotavola di rose profumatissime, fiumi di champagne rosè, e questo primo piatto veramente particolare, il RISOTTO ALLE ROSE. "

Ingredienti per 2 persone:
gr.150 di riso Arborio
2 boccioli di rosa rossa (solo i petali)
gr.40 di burro ed altrettanto formaggio emmenthal grattugiato
gr.150 di panna fresca
1 cucchiaio da thè raso di miele di castagno
un pizzico di noce moscatapepe bianco e sale q.b.
una lacrima (attenzione alla dose!) di essenza gastronomica di rose(reperibile in erboristeria)
vino rosè
un poco di brodo leggero per la cottura del riso

Preparazione
Togliete tutti petali ai boccioli, levando loro l’unghia bianca alla base di ognuno (è amara) e fatene appassire metà con una parte di burro: appena dorati aggiungete il riso, salando il giusto e profumando con noce moscata e pepe bianco.
Appena il riso inizia a prendere colore, bagnatelo col vino rosato e con un poco di brodo: a mezza cottura si aggiungeranno i petali rimasti. A cottura terminata, mantecherete il tutto col burro e la panna fresca preventivamente mescolata al miele: amalgamato il tutto, si aggiungerà l’emmenthal ed una goccia di essenza di rose. Quest’ultima operazione può rovinare tutto il lavoro fatto in precedenza, se sbagliamo le dosi. Il mio metodo è sciogliere una lacrima d’essenza in un dito d’acqua tiepida: poi l’aggiungo al risotto a cucchiaini, assaggiando volta per volta, e controllando che il sapore della rosa sìa presente ma non stomacante. Servite subito, accompagnando con lo stesso vino rosè utilizzato in cottura, magari guarnendo piatto e tavola con piccoli boccioli di rosa.

……il sole genera le rosepresso le soglie e intorno alle fontane,lungo le siepi e su per le finestre…. (G.D’Annunzio)

2 commenti:

Fratel Teo ha detto...

A me piace ... però come assaggio...

è come quello con le fragole, buono, ma vuoi mettere in confronto al tastasal???

:)

comunque ho trovato un link interessante e vi ricordo che MERCOLEDI' inizierà la FESTA DEL TORO!!!

http://viaggi.libero.it/news/andar-per-sagre-ne1411.phtml

ettore ha detto...

notevole effetto, come il risotto alle fragole e quello allo champagne con tanto di mezza bottiglia che erutta deliziosa schiuma in mezzo ai chicchi a causa dello sbalzo termico...

le ricette da grand fascinateur maxx "le sa tutte..."!!!