martedì 4 dicembre 2007

Cantine Spertino : Recensione

Oscar Wilde diceva che...."Vivere è la cosa più rara al mondo.La maggior parte della gente esiste, e nulla più".


Cooptato dal mio responsabile di corso AIS, il mitico Mauro Manfredi (a tal proposito vi prego di farmi l'in bocca al lupo per l'esame finale di 1°livello di lunedì prox)....ho avuto occasione di vivere un momento di "infinito" enogastronomico.....alla degustazione organizzata per far conoscere ai noi poveri mortali quello che per i piemontesi è....il "Signor Grignolino"...ovvero il Sig.Spertino.


Voglio partire dalla quasi fine......parlandovi del Ottocento Liberty 2006, vermouth dalla ricetta ottocentesca il cui color ambra intenso mi ha subito ipnotizzato. Questo elegante vino liquoroso e aromatizzato in cui la china, l'assenzio e le erbe sprigionavano note floreali e fruttate ci è stato servito abbinato a del Gorgonzola DOP di Novara. Un'unico commento......da provare almeno una volta nella vita.


Per il resto la degustazione prevedeva:


-Lunà 2006 metodo classico da uve Pinot Nero in abbinamento a pasticceria salata;E' un millesimato da uve del 2001, che ha fatto 5 anni d'invecchiamento con affinamento in legno.Un bell'esempio di Blanc de Noir, pas dosè, che non ha nulla da invidiare ai cugini francesi.E' un'ottimo vino dagli aromi spiccati di crosta di opane, con note agrumate e di legno, il cui equilibrio ben si adatta come vino da tutto pasto.


-Grignolino d'Asti 2006, in abbinamento al salame cotto d'Asti e con la Salama Rosa Bolognese;


MEA CULPA.....non avevo mai avuto l'occasione di provare il Grignolino! D'ora in poi, quello che è sempre stato il vino preferito dalla nobiltà piemontese, non mancherà più nella mia cantina.Tre aspetti mi hanno colpito....il bouquet .....il colore Rosso Cerasuolo (che potrebbe ingannare)...e la tannicità (Grignole in piemontese significa Vinaccioli...e questa uva ne è piena). Sarei curioso di riprovarlo anche con un paio d'anni d'invecchiamento sulle spalle.Grandissimo vino da abbinare a tutti gli antipasti della tradizione piemontese (e anche emiliana)...salumi e fritto misto su tutti!


-Barbera d'Asti 2005 "Collina la Mandorla", dal triangolo d'eccellenza Nizza Monferrato-Vinchio- Mombercelli, con salame stagionato; 5 grappoli AIS.


Cari Signori.....è evidente che ho conosciuto il poppante di questo grandioso vino della tradizione piemontese. La pochezza di armonia era evidente a partire dal colore rosso porpora (con riflessi violacei) e per finire sulle note fruttate...appena appena sotto spirito. Crescerà sicuramente, perchè già s'intravedeva il suo cammino ma prima di altri 3 anni.....è da dimenticare in cantina.


Cercasi ricetta della Carne cruda all'Albese.........per l'abbinamento!!!!


NOTA di SERVIZIO: chi vuole fare un piccolo investimento (più in termini di tempo d'attesa che economico) si segni di comprare 2/3 bott. dell'annata 2007.La Filosofia sarà quella all'"Amarone Style" e si preannuncia una meravigliosa annata.


-Pinot Nero 2005 "Collina la Mandorla", da uve Pinot Nero 100% con toma piemontese. Il figliolo del Sig.Grignolino, prima di dedicarsi all'azienda di famiglia è stato dirigente di una grossa multinazionale del settore liquori/bevande....e in tale ambito ha frequentato la Francia e certi suoi "postacci".....dove il pinot nero è venerato quasi come un Dio.Da queste cattive frequentazioni ha riportato una bella familiarità con questo vitigno, che trova la massima espressione in queto vino.Intendiamoci...come per la Barbera anche qui..il vino avrebbe tratto giovamento in altri 3 anni d'invecchiamento.....ma qui la complessità , l'eleganze e l'equilibrio si percepivano in maniera "precoce", fornendo già le prime note speziate al questo vino, appartenente al disciplinare del monferrato rosso.Da acquistare per confrontarlo in una bella orizzontale con altre espressioni di questo vitigno internazionale.

Chiudo con l' Ippocrasso 2005 (92/100 da: il Sommelier Italiano); E' un simpatico vino aromatizzato a base Barbera, che è stato abbinato a pasticceria secca( a base di cioccolato).La ricetta di questo vino speziato è di origine medievale (dalle spezie importate durante le Crociate) in cui si riteneva avesse virtù medicinali (da qui il riferimento ad Ippocrate). Interessantissimo il bouquet di profumi che vanno dal legno di sandalo, al mallo di noce per finire alla liquerizia.E' un'ottima alternativa (forse più delicata)al più famoso Barolo Chinato.

Vi dico solo un ultima cosa, che dovrebbe chiarire il tenore della casa vinicola conosciuta in questa serata. Non hanno praticamente distributori su Bologna, perchè tutta la produzione viene esaurita da marzo a fine settembre. Per L'Ottocento Liberty il signor Grignolino è andato fino in Val d'Aosta a "requisire" 2/3 bottiglie da un rivenditore, per la ns degustazione.

L'AIS organizzerà per settembre una gita di tre giorni in Piemonte.....ma avendo il vs caro Max fatto p.r. con il Signor Grignolino......non sarebbe male...farci una capatina di un paio di gg in tarda primavera (magari con escursione alpinistica abbinata)....non si sa mai....che le bottiglie finiscano prima!!!!

Un saluto

M

2 commenti:

ettore ha detto...

dopo aver letto, mi dispiace ancor di più di non essere venuto.

uno spunto molto interessante è la recensione dei vini o liquori che assaggi: è carina l'idea di farne una piccola rubrica con le tue impressioni, gli abbinamenti e magari i consigli per gli acquisti (pronta beva o a nanna in cantina!).
penso, ma già lo sai, che la descrizione dei profumi di ogni singolo assaggio difficilmente evocherà qualcosa in noi che non abbiamo il naso abituato a scomporre le componenti aromatiche ma giudichiamo (magari a istinto ci azzecchiamo) se un vino ci garba oppure no! ma come tu dici, il vino è cultura...

Claudio ha detto...

Dopo queste profumate parole, mi rendo disponibile alla gita. Ed ad altri assaggi anche senza avere il raffinato olfatto di Max.