giovedì 27 dicembre 2007

New York, New York - part. one

Come qualcuno sa - chi? boh... - ho passato l'ultima settimana di novenbre a New York. Sti cazzi, direte voi! Bravi! Io invece che son buonino vi segnalo con breve guida i posti culinari provati nel caso vi andasse di trasvolare l'oceano.
Il primo capitolo è dedicato al cheeseburger. No, non pensate a MacDonald: quello, manco li cani! Il cheeseburger a NY è una istituzione. Io ho provato tre posti, due storici ed uno emergente: li illustro di seguito.
Jackson Hole: ha alcune sedi in città (8 credo...), io son andato a quello sulla terza, altezza 35esima. Abbiamo preso il completo, ovvero con verdura, patate fritte ecc. Voto, subito: 8,5. Se si chiamano la patria dell'hamburger da 7 once una ragione ci sarà! Il condomento è strepitoso, obbligatoria la birrozza. Impegnativo, anche per buoni stomaci (www.jacksonholeburgers.com).
Paul's: 131, 2nd avenue. Consigliato da amici intimi, è una bettola che non tradisce. Affollatissima ma molto americana e carina, sforna un ottimo cheeseb. con buon condimento. Voto 7, più che altro perchè il locale è caciarone, ma il cibo è ottimo.
PJClarke: varie sedi, la storica è sulla terza, altezza circa 54esima. Voto 9,5: ne ho mangiati due di fila, e per uno che non ama i burgers... dicono, ma non l'ho provata, abbia la migliore salsa bernese di NY. In compenso, Mac Taylor di CSI NY dice che fa i migliori cheese di NY, e io son con lui! Andateci il venerdì, alle 19/19.30, ora dell'aperitivo, e godetevi la fauna Newyorkese. L'edificio in mattoni rossi è stato oggetto di un tentativo di speculazione edilizia, ma LUI si è difeso! Bravo!

Alla prossima: affronteremo Peter Luger.

Auguri buon anno!!!

2 commenti:

Maxx ha detto...

non ti nascondo che un certo languorino.......mi è venuto.....grande Bucatì.....continua così...anche se attendiamo.....magari una lista de er mejo trattorie de Roma.........

ettore ha detto...

bello che scrivi di un posto così lontano e di un argomento così "controverso" come gli hambugers!!
in questi giorni leggo un libro bellissimo, scritto da uno chef americano dotato di enorme sensibilità, che argomenta come secondo lui nelle esperienze di cibo bisogna andare alla fonte dei pregiudizi... e non è una riflessione per niente banale.
mi pare si adatti anche al tuo caso: hai fatto STRAbene a fare tutti questi assaggi di burgers! aspetto la seconda parte con molta curiosità!!