venerdì 29 febbraio 2008

Er Pomata...

Per chi non è romano, e quindi non sa a memoria "Febbre da cavallo", insuperato trash cult anni settanta, er pomata non vuol dir nulla. Per noi bucatini er pomata era Enrico Montesano, cavallaro dotato di una sorella racchia dall'alito mefitico.
Altre considerazioni, come scrive Gianni Mura.
Il vostro inviato è stato a Cagliari per lavoro e ha cenato da Luigi Pomata (capito il preambolo?) giovane chef dell'associazione Giovani Ristoratori d'Europa.
Antipasto: decina di pezzetti di sushi e sashimi, tra cui un tonno crudo spettacoloso (il ragazzo è di Carloforte, patria del tonno sardo).
Primo: fregola - tipo il cuscus ma a grana grossa - in zuppa d'astice e mozzarella. Pazzesca!
Secondo: filetto di tonno in crosta di pane con salsa di melanzane e pomodorini a cubetti. 9 su 10...
Dolce: cannolo & cannolo, ovvero 6 minicannoli siciliani, a pasta singola - non tre strati - con ricotta e salsa di fagole (oibò!).
Vino sardo al bicchiere, caffè cordialità.
Il tutto 57 euri, un prezzo da pizza e birra a Roma centro.
Morale: altamente consigliato se passate da quelle parti. Il locale è un pò fusion, ma comunque caldo e ospitale.
Alla prossima!

2 commenti:

ettore ha detto...

me manca rooooommmmmmmmaaaaaaaaaaa...

bucatino ha detto...

sembri Ciccio Ingrassia che in Amarcord urla dall'albero... "voglio una donna!!"